domenica 20 dicembre
ore 11.00 - Storia di antiche varietà fruttifere:
Il naturalismo nella pittura dei Carracci
Claudio Buscaroli. del CRPV
( centro ricerca produzioni vegetali )
CRPV è una società cooperativa che promuove ricerca, sperimentazione e divulgazione nel comparto delle produzioni vegetali. Operando a diretto contatto con le maggiori realtà del settore agro-alimentare, riesce a calibrare i progetti, mettere a punto le innovazioni e sviluppare gli studi su misura delle esigenze degli operatori, in un’ottica di sicurezza alimentare e valorizzazione delle produzioni.
Esposizione pomologica
Degustazione di frutti antichi
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Negli ultimi tempi è andata maturando, nel Paese, la coscienza del valore della biodiversità, sia per arrestare, nei limiti del possibile, l’erosione genetica di molte specie vegetali e animali (con pregiudizio degli equilibri biologici dell’agroecosistema, già messo a dura prova dalle monocolture agricole e dalla stessa frutticoltura intensiva), sia per cercare di recuperare il lavoro identitario, territoriale, dato dalle antiche produzioni, specialmente frutti-viticole.
Questo fronte viene pubblicamente supportato già da un decennio dalle direttive europee, tradotte poi in normative nazionali, da cui sono derivati, fra l’altro, gli interventi legislativi regionali che hanno messo a disposizione fondi per gli stessi imprenditori agricoli che hanno mantenuto in essere in azienda o rimesso in coltura vecchie varietà, purché corrispondenti a taluni requisiti (per es. l’accertamento dello stato sanitario).
È richiesta l’esenzione da tre particolari virosi: PPV, PDV e PNRV, ma una recente normativa dell’EmiliaRomagna consente una deroga per le varietà di gemoplasma a rischio di estinzione.
L’istituzione poi dei mercati contadini, i cosiddetti “farmer market”, e conseguente incentivazione del consumo di prodotti agricoli locali, di antica tradizione, ha accentuato anche nei consumatori il desiderio di conoscere i sapori e i gusti del passato, a cominciare dalla frutta.
Recupero di vecchie varietà in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna è una delle Regioni che più ha cercato di muoversi in questa direzione, con alcuni interventi ed anche nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale non mancano indicazioni a favore della tutele della “biodiversità”, intesa anche nel senso di ripristino di antiche colture, i cui prodotti si possano discostare, anche molto, dagli standard qualitativi imposti dalle odierne tendenze del mercato.
L’istituzione poi dei mercati contadini, i cosiddetti “farmer market”, e conseguente incentivazione del consumo di prodotti agricoli locali, di antica tradizione, ha accentuato anche nei consumatori il desiderio di conoscere i sapori e i gusti del passato, a cominciare dalla frutta.
Recupero di vecchie varietà in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna è una delle Regioni che più ha cercato di muoversi in questa direzione, con alcuni interventi ed anche nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale non mancano indicazioni a favore della tutele della “biodiversità”, intesa anche nel senso di ripristino di antiche colture, i cui prodotti si possano discostare, anche molto, dagli standard qualitativi imposti dalle odierne tendenze del mercato.
La Regione Emilia-Romagna
iniziò qualche anno fa la costituzione exnovo di un “repertorio” delle vecchie varietà autoctone più significative, appartenenti alla tradizione colturale di un passato abbastanza recente. Poi ha riconosciuto una serie di strutture di conservazione, pubbliche e private, che detengono collezioni varietali exsitu delle varie specie (rari i casi della protezione di varietà in situ, ormai tutte scomparse): solo gli “amatori” hanno tentato di far sopravvivere alberi, qua e là, quale testimonianza del passato o per conservare, in famiglia, la memoria di un sapere storico.
Sapori e aromi dimenticati, tradizioni colturali e anche un po’ di nostalgia nei progetti di reintroduzione delle migliori varietà del germoplasma autoctono della peschicoltura romagnola. Tentativi lodevoli, spesso riusciti, per non disperdere valori culturali e alimentari e dare ai consumatori più attenti gusti indimenticabili.
BELLA DI CESENA
( da Frutticultura n.7/8 - 2015)
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Il recupero e caratterizzazione di antiche varietà di pero
nell'ambito di un progetto finanziato dal Psr 2007 - 2014 sono stati censiti numerosi genotipi autoctoni in vista di un rilancio produttivo e commerciale.
file:///C:/Users/daniela/Downloads/Recupero%20vecchie%20cv%20pero.1.pdf
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Alla riscoperta dei valori dei frutti dimenticati
La maggio parte dei frutti presenti in Emilia Romagna non sono autoctone ma coltivate da diversi millenni.
file:///C:/Users/daniela/Downloads/riscoperta%20frutti%20antichi.pdf
20 dicembre ore 11
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